FOTO
n 1:
un parco- giochi
ILPRESENTE Potreste
partire dalla vostra personale esperienza: sarete
senz'altro state/i in un parco-giochi, vi ha colpito qualcosa in particolare?
Avete osservato il gioco dei bambini o il comportamento delle madri con i
bambini: attente, distratte dal cellulare o dalle chiacchierate con le amiche?
Da tutto questo potete ricavare una storia, o semplicemente un saggio (scritto
di carattere critico - riflessioni-) su questo argomento.
IL PASSATO: partite questa volta dai ricordi: esistevano
i parchi-gioco quand'eravate piccole /i, se sì, chi vi portava, trovavate
amichetti con cui giocare?
Ci
andavate solo di domenica o anche durante la settimana? Vi ricordate qualche
particolare episodio?
Se
i parchi- gioco non esistevano, dove e con chi giocavate? Giocavate prima o dopo aver fatto i compiti?
I vostri giochi in che cosa si differenziano da quelli di oggi? Avete qualche
flash? Vi ricordate un episodio in particolare?
FOTO n 5: in campagna.
Osservate
bene, anche nei particolari, le due foto in sequenza; può esservi molto utile
per costruire il vostro racconto: il nonno o lo zio o qualche altro parente
prende per un braccio la bimba e la porta a fare una passeggiata in campagna. L'abbigliamento
è semplice: il nonno indossa pantaloni e una maglietta, la bimba un vestitino a
fiori ed ha un fazzolettino in testa, per proteggersi dal sole. Sullo sfondo si
vedono delle erbe bruciate. Non è una foto recente, dato l'abbigliamento della
bimba, che ci riporta a parecchi anni fa, quando si portavano i vestiti di
cotonina. La stagione è calda, forse siamo in agosto, lo deduco dalle erbe
bruciate, sullo sfondo. I due si fermano, la bimba si appoggia ad un albero e
sembra sorridere, guarda il nonno che ha preso in mano qualcosa, forse un
frutto dell'albero, che sembra essere un ulivo, e le sta spiegando le
caratteristiche del frutto, come si fa la raccolta e come si ottiene l'olio; la
bimba sembra felice di ascoltarlo.
Le
foto possono anche essere interpretate in modo molto diverso. L'uomo può essere
il
nonno o anche un altro parente oppure un amico di famiglia. Nella prima foto il
gesto sembra quello di afferrare la bambina per un braccio e di spingerla,
nell'altra foto i due si fermano e lui tiene in mano qualcosa per incuriosirla
e attirarla. Può essere una storia di seduzione e allora la scrittura avrà toni
angosciosi e drammatici.
FOTO n 7: il molo
Il
molo è una costruzione, che si protende nel mare, per consentire l'arrivo o la
partenza dei passeggeri o delle merci. Nella foto non sembra essere grande,
potrebbe essere un luogo di approdo per piccole imbarcazioni o pescherecci. La
grande rete da pesca in primo piano sembra convalidare questa ipotesi, dietro c'è
un casotto di pescatori o "un trabucco", come si dice in Puglia. Si tratta di
una palafitta con un argano per sollevare ed abbassare la rete, caratteristica
della Puglia, dell'Abruzzo e delle Marche, probabilmente di origine fenicia.
L'immagine
del molo si collega sempre a quella del porto e quindi all'arrivo o alla
partenza di passeggeri. Potrebbe nascere una storia, ad esempio, sulla partenza
o sull'arrivo di una persona cara oppure una storia di emigrazione. Pensate a quella
degli italiani alla fine dell'ottocento / inizi del novecento alla ricerca di
fortuna o agli sbarchi attuali dei migranti a Lampedusa.
Consideriamo
ora il pescatore e la rete. Il pescatore nella simbologia è segno
di ricchezza e di abbondanza, nell'arte figurativa è anche simbolo
di solitudine e coraggio; come nella canzone di Bertoli il pescatore resta comunque
un mestiere faticoso ("Pesca,
forza, tira pescatore/ pesca e non ti fermare/ poco pesce nella rete/ lunghi
giorni in mezzo al mare/ mare che non ti ha mai dato tanto / mare che fa
bestemmiare /quando la sua onda è gigante...). Partendo da uno di questi punti
di vista si può quindi inventare la
storia di un pescatore. La rete ha un significato ambivalente: è ciò che permette al pescatore di
raccogliere i pesci, quindi il cibo, ma è anche quella in cui si può finire in
trappola. Si può quindi inventare la storia di qualcuno
che resta "intrappolato".
Per chi ama il surreale si può tentare di
scrivere una storia di questo genere: un pescatore che pesca un pesce enorme o
che trova nella rete qualcosa di straordinario.
-Tirare la rete- significa anche fare
un bilancio, ad esempio quello della propria vita,
penso che anche questo possa essere un tema
interessante.
Per Martedi 3 Novembre scrivete sull'immagine
(o sulla scena) che vi ispira.