Patrizia Invernizzi Di Giorgio: Il gioco

02.12.2020

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Il Gioco

Allora non c'erano parchi
per il gioco, si giocava per strada
le macchine erano poche.
Gare di corsa sfrenate,
le fronti imperlate di sudore
e la palla, lanciata contro gli altri
o così in alto che pareva
di toccare il cielo.

Giochi liberi dagli sguardi
degli adulti, estati interminabili,
noi incuranti del caldo, con la sera
che arrivava troppo presto
e ci trovava felici e spensierati.

Oggi giochi virtuali, soli
nel chiuso della stanza,
riflessi veloci, mani pronte,
sguardi incollati allo schermo
o al telefonino.
Ieri sapore di libertà
in quelle ore all'aperto, sregolate.
Rimpiango il piacere
puro del gioco, quell'intensa
gioia di vivere, tra urla
e scrosci di risate.