Nazim Hikmet
Nazım Hikmet (Salonicco, 15 gennaio 1902 - Mosca,
3 giugno 1963) è stato un poeta e scrittore turco naturalizzato polacco. Nasce
in quella che era Grecia Ottomana in una famiglia aristocratica
composta da padre diplomatico e autore di poesie e racconti e madre pittrice,
anch'essa appassionata di poesia. L'infanzia agiata e ricca di stimoli
artistici e culturali gli permette di avvicinarsi a questo ambiente e
le diverse origini dei suoi gli permettono anche di conoscere numerose lingue
fin da piccolo.
Inizia a realizzare le sue prime opere
artistiche a soli 14 anni quando scrive poesie che trattano gli
argomenti più disparati. Ne scrive per esempio una sull'incendio avvenuto nella
casa di fornte alla sua e una sul gatto della sorella. Pochi anni dopo inizia a
pubblicare anche su una rivista ottenendo la stima del suo
insegnante di poesia e letteratura Yahya Kemal, il suo grande punto di
riferimento.
Nazim Hikmet e l'ideologia comunista
Terminati gli
studi inizia a lavorare come insegnante mentre nel frattempo
scoppia la guerra d'indipendenza turca. Questo evento lo costringe ad
allontanarsi dal suo paese oltre che per motivi politici anche perchè si mette
in pericolo denunciando il genocidio armeno. Trova un posto sicuro in Unione
Sovietica dove si avvicina sempre di più alle idee socialiste
e dove si iscrive all'Università di Mosca. Sceglie di frequentare la facoltà di
sociologia e quando scopre i testi di Marx diventa un comunista antimilitarista
che frequenta grandi sostenitori di quest'ideologia tra cui Lenin.
Nel 1928 si sposta
in Turchia dove aderisce al Partito Comunista nazionale
scrivendo anche articoli e testi teatrali. Torna ad avere problemi con
la legge poichè viene arrestato per affissione irregolare di manifesti
politici, e viene liberato cinque anni dopo. Continua in questo periodo la sua
produzione letteraria scrivendo poesie rivoluzionare per la poetica turca. Con
la morte dell'unico leader politico vicino a lui, la repressione va solo
peggiorando. Infatti nel 1938 viene accusato di incitamento alla rivolta e
questo lo porta a essere nuovamente processato.
Vita privata e vicissitudini di
Nazim Hikmet
Molte delle sue poesie vengono proibite e Hikmet
subisce spesso dei trattamenti molto duri, che a volte comprendono anche
la tortura. Inoltre egli stesso protesta con forme altrettanto drastiche e
pericolose come lo sciopero della fame che gli provoca problemi cardiaci. Nel
frattempo riesce però a essere liberato grazie ad una commissione internazionale che vede la presenza di artisti come Pablo
Picasso, Jean-Paul Sartre e molti altri.
Una volta libero il governo organizza ben due
attentati verso di lui e prova inoltre ad arruolarlo ma non riesce per via dei
suoi problemi cardiaci. Nel frattempo viene candidato al Premio Nobel per la
pace e sposa la terza moglie, una traduttrice polacca. Chiede asilo nel
paese natale della moglie chiedendo addirittura la cittadinanza dopo aver
rinunciato a quella turca. Sceglie di muoversi poi verso Mosca dove condivide
la vita con alcuni artisti contemporanei.
Verna 1951
Nella casa addormentata in quest'alba
la luce che si muove al secondo piano
è una stella rimasta lassù
sono sceso senza rumore
per la scala
sono andato attraverso il giardino
fino al bosco di faggi
nella freschezza calma di quest'alba
negli alberi la tenerezza
di una giovane madre
e a passi lenti sul ponte di pietra
la partenza.
Scrivete ispirandovi alla poesia o scegliendo qualche parola o verso che vi colpisce maggiormente tenendo presenti anche le parole scelte nel brain storming, come, ad esempio: alba, senza rumore, scala, negli alberi la tenerezza di una giovane madre, giovane madre, stella, ponte di pietra, luce
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