Daniela Nascimbeni: Confessioni di un filosofo teoretico

29.01.2021

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Confessioni di un filosofo teoretico

Sono stato un grande filosofo teoretico; laureato col massimo dei voti, ho iniziato la carriera universitaria e prima di ogni previsione ho ottenuto la cattedra di filosofia teoretica presso l'Università di Torino. La mia vita ormai trascorsa è stata un caleidoscopio di forme e colori con sfumature sempre nuove, ora ordinate e coerenti, ora mescolate a caso. Nel caleidoscopio della mia esperienza universitaria sono prevalse le pietruzze a tinte fredde, nero e verde. Il mio cavallo di battaglia nelle disquisizione era Platone con la teoria del Teeteto e i numeri rettangolari. Ad ogni mia strategia relazionale a tinte fredde le risposte erano altrettanto a tinte fredde e , strano, ad ogni mia facezia corrispondeva sempre e comunque il colore freddo che si deve ad un tema importante. Fu così che imparai il gioco di chi vuole contrabbandare cose inutili e sciocche per interessanti e profonde. Fui solleticato a girare il caleidoscopio della mia vita in pietruzze rosso e giallo e fui pagliaccio in un circo ( clown lo chiamava Fellini per nobilitarlo). Nel Circo, mascherato a pallini, con la parrucca rossa, ho squittito sul Teeteto di Platone e dei numeri rettangolari, ottenendo dal pubblico risate e battimani in piena corrispondenza all'ambiente libero e godereccio. Prima di morire, ho commissionato un mio ritratto. Se lo guardate con attenzione sono dipinto a mezzo busto come il mio mezzo busto di marmo che troneggia tra i mezzi busti dei grandi filosofi dell'università di Torino. I colori del vestito li ho voluti come quelli del caleidoscopio della ma vita: nero, verde, rosso, giallo e Il pittore ha disteso il colore a volte con pennellate ordinate, a volte in un ambaradam confuso e contradditorio a sottolineare come la mia strategia caleidoscopica di comunicazione sia stata strumento per raggiungere la stima, l'attenzione l'approvazione degli altri. Secondo la mia volontà il pittore ha dipinto le mie pupille verso l'alto un po' ironiche e rassegnate all'imbecillità umana.

P.S. Ho portato come esempio il Teeteto a conferma di quanto detto sopra: il pubblico rideva perché convinto fosse un tipo di reggiseno! 

(dimostrata la validità della teoria filosofica teoretica)?