Patrizia Invernizzi Di Giorgio: Sguardi nuovi
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Sguardi nuovi
L'acqua che scorre
non è mai la stessa,
ma in quest'autunno
tardivo
le albe e i giorni
sembrano
uguali, velati di
malinconia.
Nell'abitudine tutto
si addormenta,
ma abbiamo bisogno
di risvegli e di sogni,
di accorgerci che le rose
sbocciano ancora,
dell'allegria dei bimbi,
del loro calpestio
sulle foglie brune,
accartocciate.
Di osservare i cachi
giallo arancio
e i melograni, che nel cuore
nascondono l'estate.
Non metterà più tristezza
la soglia dell'inverno,
che si fa più vicina,
avremo sguardi nuovi,
nuovi desideri
per cose già viste,
che mai saranno le
stesse.
Il ticchettio della pioggia
sui vetri,
sulle cupole variopinte
degli ombrelli,
il silenzio dei parchi
divenuti quieti,
il cielo cinerino,
che si tinge di nuvole
rosate
e nell'intimità della
casa
godremo di un rinnovato
calore.