Patrizia Invernizzi Di Giorgio: La valigia

21.03.2021

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La valigia

La mia valigia l'ho persa nel deserto,
sepolta dalle dune.
Intorno turbinavano mulinelli di sabbia,
il sole era un fuoco di dardi
ed io una cieca.
C'erano gli indumenti, la bussola,
il diario di viaggio.
Sono tornata, piena di rabbia e di sete.
In un freddo giorno di pioggia,
è ricomparsa sulla soglia, leggera
sorridendo, come se fosse nuova,
in cerca della compagna di avventure.
Io qui sto bene, nel giardino
fresco di rugiada,
nel grembo caldo della vecchia casa.
Viaggio a ritroso nei ricordi
custoditi dai muri,
non provo la voglia di partire,
ma ancora ho sogni
per quel futuro che resta.
La valigia ha molti sbuffi,
organze, voile, stoffe leggere,
che si aprono varchi
nella cerniera consumata
e tremano e volano quando
il vento le sfiora.
Anch'io mi lascio portare
come avessi ali,
come un tempo mi aggrappavo
all'aquilone e più non temo
l'orizzonte vicino
e il misterioso viaggio,
che al di là si cela.