Patrizia Invernizzi Di Giorgio: I tuoi passi
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I tuoi passi
Erano leggeri i tuoi
passi,
quasi di danza,
quando nel grembo
portavi una vita,
che da poco sapevi. *
Ora per le strade
della città ferita
risuonano dei soldati
i passi grevi,
volano alti, minacciosi
i neri uccelli di morte
e all'urlo delle sirene
la gente fugge, cerca
salvezza nei ripari.
Il Dopo è la corsa
affannosa
verso le case squarciate,
gli scheletri dei palazzi
verso la macabra scoperta
dei morti
Il Dopo sono i volti di
calce,
le grida strazianti,
il tuo Dolore che urla
muto
e si nutre di lacrime,
come quello delle madri,
delle sorelle.
E tu che danzavi
traboccante d'amore,
ti sei fatta pietra,
sorda ad ogni passo,
ad ogni rumore,
eppure ancora una vita
dentro te si muove.
* licenza poetica, sta per "di cui da poco eri venuta a conoscenza".