Patrizia Invernizzi Di Giorgio: Desiderio di profumi

13.12.2021

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Desiderio di profumi

D'inverno le strade delle periferie
non hanno odori,
tranne la pioggia,
che sa di familiare pulito
quando lava il selciato.
Nelle pozzanghere il fango è grigio,
grigi anche gli alberi, in fila
come anime spoglie.
I giardini assopiti
sembrano tutti uguali,
senza profumi, senza colori.
Gli uomini infreddoliti
camminano intristiti e assorti,
non hanno che guardare.
Quando il gelido inverno si ritira,
come raggi di sole
fioriscono i calicanto
e l'aria profuma di primavera.
Con l'estate il gelsomino
punteggia di stelle bianche
cancelli e balconi,
dalle siepi arrivano zaffate
inebrianti e dolci,
che evocano giardini andalusi,
le isole del sud e i sentieri
di mirto e lentischio,
dove il salso si mescola agli aromi.
Le ultime fioriture
spandono ancora incensi,
prolungano l'euforia dell'estate,
poi resta la sotterranea nostalgia
dei giorni, che hanno scaldato il cuore.