Maurizio Bedei: La saetta rossa
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La saetta rossa
Come una
saetta si affretta , nella sua luminosità
Rossa d'amor
di perfetta stolta gioventù .
Lasciata la
buia informe pianura , la montagna affrontare ,
pennellate
di luce il faro ,sono io , il mio faro il mio andare nella notte.
Schizzi , rivoli d'acqua solcano il mio cavallo
d'acciaio rosso lucente ,
nella mente
sento le scartate le frenate , e poi più niente .
Pennellare di luce la strada ,mi aiuta a non morire ,
lacrime che scendono ,
amore che fa
male ,ma il rombo e forte, fa vibrare .
La meta si
avvicina , la corsa fra poco finirà come i miei pensieri ,
si
accavallano lasciano la furia del viaggiare .
Mi avvicino
al fiume, le cupole, le case palazzi antichi
orditi di
parole si accavallano con il ritmo di
una rumba .
Mi fermo
sono arrivato il cuore trema , ancora ,nella testa vibra il viaggio
l'amore
balena , forte è l'impulso di ridere .
Lasciare a
altri le lacrime , pensieri di morte .