Maria Lucia Faedo: Madre Terra

24.05.2022

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Madre Terra

Seduta vicino alla finestra con la luce del giorno che sbiadisce verso nel calice un po' di vino bianco, controluce brilla come oro con sfumature giallo paglierino ed ambra.

Chiudo gli occhi per assaporare in pieno la fragranza e l'odore fruttato - selvatico di erbe e fiori, tra poco, fresco e vivace si soffermerà in bocca come il bacio dell'amato espandendo in pieno la sua vita e storia per scendere nelle vene ad irradiare tutto il calore che ha imprigionato;

E' un lusso che mi concedo alla sera della mia vita.

Ad est appare Venere e nel cuore il passato.

L'azzurro del cielo si adagia sui poggi con i filari di viti, grossi grappoli dorati pendono pesanti e l'uva cade nelle ceste con acini di vetro soffiato.

Le risate dei bambini rimbalzano dilatandosi nell'aria densa dei vapori di mosto, ed io, in un mondo pagano ed innocente con i capelli intrecciati a riccioli di pampini pesto i succosi grappoli a piedi scalzi e sottane arrotolate fino ai fianchi ed il mio amore con le braghe gonfie di desiderio...

Una coppa di vino contiene la poesia della terra e del cielo:

Rosso come sangue o luna liquida in cui affogare e dolci i suoi nomi:

Soave - Brunello di Montalcino- Torre di ghiaia- Terre allegre - Armonie - Primo amore- Terre Palladiane - Refosco dal peduncolo rosso -

-Sharis- che chissà perché mi fa pensare ad una fiaba persiana e -Turbina- come dire fata turchina ed altri, ancora.

Bevo fino all'ultima goccia l'ambra liquida, elisir di lunga vita, inebriandomi del profumo e del colore variabile come la luce e l'ombra della sera che si adagia sui tetti e sulla terra

Madre Terra.

Nel cielo fosco appare la luna

Lentamente arriva l'oblio.