Laura Pini: L'abito nero

03.10.2020

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L'abito nero

Quel vestito mi stava stretto.
Un compagno di viaggio, mascherato, mi ha fatto un regalo, un abito.
Disorientata l'ho infilato: nero, attillato, lungo.
Non mi consentiva di camminare. Di respirare.
L'ho abbellito con monili colorati.
Ho indossato scarpe col tacco. Rosse.
Continuavo a sentirmi a disagio.
Lo osservo meglio, con calma.
Scopro così che il calore lo dilata, il tepore lo ammorbidisce rendendolo più debole.
Piano piano lo sfilo. Lo raccolgo.
Lo poso nell'armadio assieme ad altre vesti colorate.
La paura
ora è là.
Non è la tomba della mia anima.
Riflettere su di te, conoscerti per spogliarmi da te,
è stato il più grande gesto d'amore verso di me.
Ritornerai? Forse.
Tu non hai età, nè stagioni, ma a me piace seguire la moda:
saprò adeguarmi ad un abito nuovo.
Forse.