Dolores Biasiolo: La mia cartella

02.11.2021

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La mia cartella

Quella cartella in crosta per la prima elementare che poi si trasformava in un acquisto di cuoio se eri promossa alla seconda classe...

Aveva un manico cicciottello tutto cucito a mano da mani sapienti ed esperte eppure il bordo...

Aveva una chiusura a scatto dove la premevi e la facevi scivolare per aprirla...

Di colore marrone ,fuori una consistenza morbida, dentro grezza più rugosa e ruvida...

Emanava un profumo di pelle perfino a lunghe distanze...

Dentro 2 libri avvolti con la carta per preservarli, uno di lettura e uno comprensivo delle altre materie , scienze, storia, matematica...

Dentro un astuccio cucito a mano da mamma dove c'era una matita nera una gomma, una penna stilografica e 12 colori di legno profumato...

Poi i quaderni sempre ben ordinati ed il diario...

Al mattino mi accompagnava verso la scuola percorrendo la strada con altri compagni più grandi e la tappa era verso il panificio che si trovava lungo la strada dove ci compravamo un panino fumante all'uvetta sultanina che subito andava riposto all'interno ben incartato per non sporcare niente...

Era sempre con me sotto al banco o appesa al gancio bisognava trattarla bene costava soldini e per noi figli di operai era un lusso.

Veniva lucidata e riparata in caso di rotture e doveva durare minimo fino alla quinta elementare quando invece non dovevi passarla al fratello minore.

Io me la ricordo ancora seppur sono passati molti anni e mi sembra di sentire ancora l'odore piacevole che emanava.