Caterina Milazzo: La Poesia: Il Poeta, l'Opera e l'Ispirazione

19.04.2021
Nicola Poussin, L'Ispirazione del Poeta
Nicola Poussin, L'Ispirazione del Poeta

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La Poesia: Il Poeta, L'Opera, L'Ispirazione

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

ALDA MERINI, Il mio passato.


"Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire."

ALDA MERINI


UNA FOTO DI FAMIGLIA

Il colore nella foto non c'è; è in bianco e nero, stampata su un cartoncino duro, che si presume avrebbe dovuto resistere al tempo. Chi l'ha prodotta, aveva raggiunto lo scopo, perché dopo decenni e decenni io l'avevo tra le mani e scrutavo le persone ivi raffigurate.

Avevo sentito parlare di quelle persone, ma non le avevo certamente mai incontrate, per il susseguirsi generazionale dei tempi. Sapevo che ci univa un legame familiare, ma non ero stata in grado di venirne a capo.

Nella foto il bianco e il nero sfumavano l'uno nei contorni dell'altro. Tutto il contrario dell'alta definizione a cui la tecnologia ci ha abituati. Ma questa resa di immagine, anziché respingere la mia voglia di osservare meglio, mi attirava e mi affascinava. Infatti, qualunque particolare avessi catturato in quei volti e in quelle figure rappresentate, sapevo che era come guardare nel tempo, un tempo diverso perché trascorso irrimediabilmente, che però era stato in qualche modo catturato da quella vecchia fotografia. C'era al centro la coppia: marito e moglie in posa rigida e il cui sorriso congelato e pilotato era quasi un ghigno. I figli erano sei, tre per lato. Avevano il vestito "della festa". Ciò si capiva da una certa goffaggine che aleggiava in tutti. Immaginavo che dopo la "tortura" della foto ufficiale del loro gruppo familiare, si sarebbero liberati in fretta di tali vestiti, preferendovi quelli usuali più comodi e, magari, un po' consunti.

Notai che quel gruppo trasmetteva, più che una coesione, la dipendenza dei figli dai loro genitori; poiché tutti in qualche modo guardavano ad essi.