Giuseppe Nigretti: Amare Derive

Il Libro

E' sulla riva del mare - un mare reale, ma al tempo stesso sognato - un 'mare-mondo' dall'orizzonte fortemente incurvato, che nascono le poesie di Nigretti. (Andate a vedere sul sito Giuseppe Nigretti Labyrinths la sequenza di foto-grafie intitolata "Diario Di-aria": un gioco-di-immagini che preannuncia il passaggio ai giochi-di-parole).

Amare, ma anche amabili, le Derive di Giuseppe Nigretti. Giochi di parole fin dal titolo della raccolta, dove l'aggettivo può essere letto anche come verbo all'infinito. Perché la poesia, come ogni arte, e come la tecnica stessa, è gioco. Un gioco non privo di verità, che però libera il significante (il suono) dalla fissità del significato (l'immagine, il pensiero): gioco che libera la parola dalla 'serietà' del logos, aprendole l'accesso al mondo del mythos, della parola plurale, dell'apertura al possibile, attraverso slittamenti, "derive" appunto, deviazioni dalla linearità del discorso argomentativo o narrativo.

La riva del mare è per il poeta Nigretti il mattino, quando la nebbia confusa dei sogni si dissolve, o perlomeno si dirada, e il primo verso appare, la prima luce di un'alba nuova. E da qui inizia, e sempre di nuovo inizia, il gioco, con perseveranza quotidiana. Nel deserto del faticoso risveglio, sulla riva del mare della vita, appaiono, come sulla spiaggia di "Diario Di-aria", i relitti di un naufragio che la notte ha prodotto, smembrando e confondendo i pensieri dell'uomo razionale, il castello ben costruito dell'io.

Il poeta faticosamente, ma anche giocosamente, ricuce i lacerti, le incerte orme e ombre che la riva offre allo sguardo, cercando per loro un senso, una storia, un pensiero. Un pensiero che però non vuole tornare a casa troppo rapidamente, perché trova che le sue derive si possono amare, nonostante il dolore e la fatica (l'amarezza) che il risveglio dal notturno naufragio ha prodotto.

E (ri)comincia il gioco: parole dall'incerto significato, talora desuete, in qualche caso inventate, frequenti enjambements, grammatica spezzata, irregolare, musica 'a-tonale', piccole storie cantate, spesso ermetiche, talvolta scherzose, immagini baluginanti, cose dette e non dette, pensieri... amari (a mari?) prodotti dallo spleen e dal tedium vitae.

A parire dal 2013 (capitolo Derive Quotidiane) Nigretti, trasportato dalle correnti in prossimità della pericolosa isola delle Sirene, come il mitico Ulisse si lega all'albero della nave, dando alle sue poesie una forma fissa (sette versi più due) che non sarà da allora più modificata.

Con i testi del 2013-14 ha inizio il nòstos, il ritorno (già preannunciato nel 2012 con la prosa poetica Qui straniero). Come in "Diario Di-aria" l'occhio dell'artista, dopo avere esplorato a lungo i resti sparsi e diversi del naufragio, si rivolge verso il corpo e il volto del soggetto osservatore, così il poeta adesso inizia ad osservare la carta, la bianca spiaggia che accoglie i lacerti della sua scrittura, la "Vergine in ascolto / della parola", "la musa di carta" che è "muta di mani" (Rosa fragrante, 2015). Ma poi da questa risale alla mano che scrive, all'atto stesso della scrittura. E mentre la "carta" si contrappone alla "carne", la scrittura si contrappone alla voce, luogo dell'origine del canto, quella voce il cui "taglio" - come scrive Nigretti - fa sgorgare "il sangue della parola", la poesia stessa.

6 marzo 2019 - 6 marzo 2021                                                                                      Giuseppe Ferraboschi


La Poesia

A VERTIGINE DI ORLO
da Di carne su carte

da carta leggera comparve in carne
nel giorno che si tinge a primavera
con il canto del fiore di mandorlo
- l'ombra che dalla caverna ci urgeva -:
al campo dove bordeggia la sera
su voragine a vertigine di orlo
era la voce che sgorga nel volo

di poeta mano al naufrago giorno
dell'andare alle urne di nostra carne.


L' Autore

Giuseppe Nigretti, è nato a Trani. Laureato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 1974 vive a Padova, dove ha insegnato Storia dell'Arte nei Licei. La sua scrittura poetica inizia nel 1994. Oltre la poesia ha utilizzato diversi linguaggi: pittura, photo-graphia e installazioni.

Nigretti fin dal 1969 ha partecipato a numerose collettive in Italia e all'estero. Numerose anche le sue mostre personali. Diverse sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private sia in Italia che in altre parti del mondo.

Le sue opere artistiche e poetiche sono visibili sul sito nigretti.it. Nel 1977 è stato insignito del Sigillo Medievale Aureo della Città di Padova per la fotografia sperimentale.

Ha ricevuto significativi riconoscimenti e premi sia in campo artistico che poetico: 2020 Anterm Premio Montano, Verona - Menzione d'onore; 2016 Premio Letterario Nazionale 'Andrea Torresano', Asola - III classificato; 2013 Il Federiciano - V Concorso Internazionale di Poesia Inedita, Rocca Imperiale - finalista; 2011 IX Premio Nazionale di Letteratura e Teatro N. Martucci, Valenzano - finalista; Il Federiciano - III Concorso Internazionale di Poesia Inedita, Rocca Imperiale - finalista; 2003 Premio Letterario Osservatorio, Bari - Menzione d'Onore; 1995 Premio Nazionale di Arte Contemporanea Alessandro Volpi, Pisa - III classificato; 1994 Kostabi World, Painting Contest # New York - II premio; 1977 XI Mostra Nazionale di Fotografia, Padova - I Premio per la Fotografia Sperimentale.

Sue poesie sono state pubblicate su riviste e antologie, le più recenti: Poesia, Edizioni Il Viandante, 2019 - Noi, le donne, Logos Edizioni, 2018 - Poesie Andaluse, Azzaytuna, 2016.

Gestisce i blog poetici «Diario Di-aria»; e con Alessandro Cabianca «Echi Poema in Progress» e i gruppi poetici su Facebook «Nigretti Labyrinths Group» e con Alessandro Cabianca «Pronto Intervento Poetico ». Ha partecipato a tutte le Giornate Mondiali della Poesia di Padova.

Dal 1995 ha partecipato a numerose manifestazioni poetiche, le più recenti: 2019 «Il Veneto legge» - Biblioteca Civica Alda Merini, Montegrotto T.; «Giuseppe Nigretti e la poesia sperimentale» - Assessorato alla Cultura e Biblioteca Civica di Abano Terme; 2018 «Noi, le donne» - Libreria Pangea, Padova; 2017 «Ritratti di donne» - PaRDeS, Laboratorio di Ricerca D'Arte Contemporanea, Mirano; 2016 «Squarci nelle tenebre» - PaRDeS, Mirano; «Poeta Legge Poeta» - Musei Civici Eremitani, Sala del Romanino, Padova; «Il Respiro della Terra» - Liceo Artistico Guggenheim, Venezia; «Giornata di Poesia e Cultura italo-araba per la Pace» - Azzaytuna, Chiesa di S. Caterina, Padova; 2015 «Poetics» - Galleria Samonà, Padova; 2014 «Giornata della poesia italo-marocchina» - AMP, Fornace Carotta, Padova; 2012 «La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)» - Lu Cafausu, San Cesario, Lecce; «Poesia Fluviale - Terra Fiume» - la poesia sul fiume Bacchiglione, Padova; 2011 «Padova, un fiume di poesia - la poesia performativa dal 1988 al 2010», Padova; 2008 «La Muraglia e il Deserto» IV Portello River Festival Internazionale, Padova; 2007 «Ponte de le tete» Carnevale poetico veneziano, Venezia; 2006 «Padova in Poesia» - ArteFiera, Padova; 2005 «Voci Glocali Ritmi Globali» - Sala dei Giganti, Padova; 2004 «Il Bosco dei Poeti» Dolcè, Verona. 

https://www.nigretti.it

https://giuseppenigretti.blogspot.com/