Antonio Fiorito: Stagioni

Il Libro

Si chiedeva Martin Heidegger: «A che servono i poeti nel tempo della povertà?». Questa domanda, se ben intesa, si rivela di estrema importanza per capire chi è l'uomo, la sua vocazione e il senso della vita. Nel tentativo di abbozzare una risposta, dobbiamo però cogliere - in primis - chi sono i poeti e quale sia il loro compito. Poeta è colui che «fa», che «crea»; il termine «poesia» (poiesis) deriva, infatti, dal verbo greco poiein, che significa «fare / creare». E cosa «fa» un poeta? Sören Kierkegaard direbbe che il poeta lotta contro l'inesprimibile finché giunge a dirlo. La parola poetica testimonia perciò lo sforzo incessante di rendere leggibile, per tutti, il grande enigma della vita. Un poeta deve penetrare, in un certo senso, le radici stesse del vivere e del morire e liberarle in sillabe.

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... il poeta giunge a toccare la riva del mistero, là dove la Bellezza, offrendosi all'orecchio attento, allo sguardo che scruta, al volto, al cuore, alla voce...in una parola all'esperienza umana nella sua totalità, viene ad irradiare il calore e il colore della sua nativa sorgività. Ne fa fede anche l'idillio più enigmatico, difficile e segreto di Leopardi, «L'Infinito», di cui ricordiamo quest'anno i duecento anni della redazione finale (1819).

È dentro questo fare poetico che noi leggiamo Stagioni, Poesie e brevi racconti (1990-2019) di Antonio Fiorito. A noi sembra che Antonio, attraverso il suo iter creativo, testimoni un lungo esercizio di ricerca del segno della vita dentro e oltre la morte; della realtà che non muta dentro e oltre l'apparenza. Leggiamo ad esempio in «A un passo»: «Per te vive / oltre la vita / oltre il confine del tempo». Cosa significa quell'oltre temporale se non il rimando a quell'infinità il cui «naufragar m'è dolce»? (dalla Prefazione di Sandro Carotta)

La Poesia

Stagioni

Noi...

come l'erba
verde
dei prati a primavera
come l'oro del grano
nell'estate
come l'ocra delle foglie
nel settembre
come scheletro -
pur vivo - d'alberi
a novembre
come la terra quando
quieta riposa
sotto la coltre bianca
nel dicembre

L'Autore

Antonio Fiorito È nato a Napoli il 1° febbraio 1942. Padovano di adozione. Perito in Elettronica Industriale. Ha pubblicato il libro Poesie e brevi racconti in self publishing, sul sito "Il mio Libro" (2016) e il libro di poesie Suoni e Colori, con la coautrice Maria Lucia Faedo (Montedit 2018). Diploma di Merito, poesia inedita, alla prima edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2018. Diploma di Merito al Concorso Montedit "Il Giro d'Italia delle Poesie in Cornice 2018". 1° Premio Sezione "Haiku" e Premio della Giuria poesia inedita al Premio Letterario "Accendi le Parole" Roma 2018. Menzioni d'onore Sezioni "Poesia e Immagini" e "Haiku" al Premio Letterario Internazionale "l'Arcobaleno della Vita" Lendinara 2018. Diploma di Merito, poesia inedita, alla seconda edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2019. 2° Premio poesia inedita alla ventiquattresima edizione del Premio Letterario "Quinta Stagione", Lendinara 2019. 2° Premio e finalista per la Narrativa al Premio Letterario "Racconta le parole", Roma 2020. Finalista sezione Poesia inedita al Premio letterario "Accendi le parole", Roma 2020. Dal 2017 è Socio Effettivo del Club degli Autori. E' Presidente dell'Associazione Culturale Padova Sorprende. E' Direttore editoriale della rivista culturale Lýkeios che ha fondato nel 2019.

https://www.antoniofiorito.it